FOTOGRAFIA Rassegna a Trecastelli con gli scatti di Lorenzo Cicconi Massi «Questo progetto nasce da un’intuizione a cui è seguito un lungo lavoro»
Lorenzo Cicconi Massi non ha mai avuto paura di volare. Ha avuto un grande successo l’esposizione fotografica ‘Le donne volanti’ al Museo Nori De’ Nobili di Trecastelli che sarà prorogata fino a domenica.
«Non so perché per me sia così importante il volo», spiega il famoso fotografo senigalliese. «Questo progetto nasce da un’intuizione improvvisa, a cui è seguito un lungo lavoro di realizzazione, come è sempre successo in quasi tutta la mia vita creativa.
Ho iniziato a lavorare a ‘Donne Volanti’ nel 2011, ma procedevo a fatica, perché non ero soddisfatto della realizzazione fotografica del volo. Ci sono ritornato d’impegno nel 2015, ma quella è stata un’estate difficile in cui non ero contento di niente di quello che facessi.
All’improvviso Simona Zava, la giovane curatrice del Museo Nori De’ Nobili, mi chiese di presentare un lavoro sulla tematica dell’immaginario artistico al femminile, filo conduttore del Museo di Trecastelli.
In poco tempo ho avuto risultati soddisfacenti nel sospendere le figure in volo, che rompevano il legame con la terra e con la natura. Finalmente le mie donne spiccavano il volo!».
Lorenzo è così: nella sua vita artistica, il lavoro segue sempre l’intuizione, più che un progetto. Il suo percorso procede sempre per grandi salti. Come quella volta nel ‘98 che incoraggiato dal successo avuto presso gli amici di scuola, si presento ai Rencontres internationales de la photographie d’Arles, «con un portfolio di 5 fotografie».
I Rencontres d’Arles accolgono decine di migliaia spettatori, circa 5000 professionisti e 9000 studenti. Allora Lorenzo si mise in fila per esporsi al giudizio di un critico di cui non conosceva neanche il nome. Dell’incontro ricorda che a lui toccò un grande plateale applauso dell’esperto. «All’inizio pensai che il grande critico fosse ironico, ma poi capii che al contrario di tanti altri aspiranti, che erano stati allontanati bruscamente, io avevo fatto centro».
Sapendo che numerosi fotografi sono giunti alla notorietà grazie alla partecipazione ai Rencontres d’Arles, un trampolino di lancio nella fotografia e nella creatività contemporanee, Lorenzo Cicconi Massi, incoraggiato dall’accaduto, si butto a capofitto nell’avventura.
Nel 1999 ottenne il 1° premio al concorso Canon. Nel gennaio del 2000, entrò a far parte della prestigiosa agenzia Contrasto. Dal 2006 alcune sue stampe fanno parte della collezione della fondazione Forma a Milano.
Qualche anno prima esordì al cinema con ‘Prova a volare’ che vide l’esordio di Riccardo Scamarcio.
Nel 2011 realizzò il film ‘Mi ricordo Mario Giacomelli’, con la partecipazione dei più importanti personaggi della fotografia e dell’arte italiana, in cui fra l’altro mise a frutto la tesi con cui si laureò in sociologia: ‘Mario Giacomelli e il gruppo Misa a Senigallia’.
Oggi con un piede nella staffa del cinema e l’altro nel lavoro di fotografo, Cicconi Massi rappresenta un apice della tradizione di Senigallia quale città della fotografia. Non ha mai smesso di planare sul sogno, in gran parte realizzato, di inseguire l’arte di Mario Giacomelli, che conobbe fin da giovane, quando frequentavano entrambe «il negozio di Leopoldi per il Corso».
L’erede naturale di MarioGiacomelli
Per ogni fotografo che vive a Senigallia è inevitabile confrontarsi con l’ opera di MarioGiacomelli e Lorenzo Cicconi Massi è stato da più parti definito come il suo erede naturale.
«Conlui – ricordalíartista – ho avuto incontri occasionali, nel negoziodi Leopoldi, ma anche
appuntamenti nella sua tipografia dove glimostravo quello che facevo, ma più che altro avevo piacere di ascoltare isuoi racconti. Il paragone con lui mi lusinga e mi imbarazza».
La mostra ‘Le Donne Volanti’ ha il patrocinio della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche. Sarà visitabile fino al 30 settembre da martedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 21.30, sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 22.00 e domenica dalle 17.00 alle 22.00. Durante la proroga fino a domenica 02 ottobre: martedì e sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 e sabato e domenica pomeriggio dalle 17.00 alle 19.30.