– 228 milioni di €uro è la differenza fra i 1.244,15 (mln. €) importati in Italia da Israele nel 2022 e i 995,77 (mln. €) del 20223, pari a -19 (%) di variazione sull’anno precedente.

Votare con il portafoglio è un modo di esercitare il proprio potere internazionale anche se il tuo Governo agisce in maniera contraria.

Per esempio si può evitare di comprare prodotti con il codice a barre 729, sicuramente ‘Made in Israel’, per esprimere una opinione sulle le politiche di guerra criminali di Israele. Infatti, il codice a barre è uno standard internazionale che per i prodotti ‘Made in Israel’ è 729.

Una delle ragione della mancata partecipazione al voto elettorale è la diffusa percezione di impotenza della politica, di irrilevanza delle istituzioni democratiche di fronte al potere economico nel condizionare le proprie condizioni materiali di vita.

Naturalmente evitando di acquistare i prodotti contrassegnati da questo codice (729) esprimerai un piccolo parere negativo, ma non potrai evitare in assoluto di comprare ogni prodotto proveniente da Israele. Perché Il codice a barre indica dove è registrata la società produttrice ma non necessariamente la provenienza del prodotto.

Per esempio può capitare che una confezione di Sodastream, sia contrassegnata con il codice 871 che è il codice dell’Olanda, dove la Sodastream International è registrata.

SodaStream International Ltd. infatti è un’azienda israeliana con sede a Kfar Saba, dal 2018 di proprietà della multinazionale PepsiCo, specializzata nella produzione di gasatori e di concentrati a base di anidride carbonica per ottenere a domicilio acqua e bevande analcoliche frizzanti.

Un altro esempio è la difficoltà di riconoscere gli agrumi di Jaffa o i datteri israeliani.

Non essendo obbligatorio riportare l’origine in etichetta, ci sono produttori che citano in modo chiaro sulla confezione il paese di origine – Egitto, Marocco, Tunisia, Arabia Saudita – e in questo caso la scelta è semplice.

Quando l’origine non c’è o viene indicato in etichetta solo il paese di trasformazione, oppure si usano frasi generiche del tipo Extra UE, si può supporre il tentativo di mascherare la provenienza e, in questo caso, conviene cambiare prodotto.

La guerra dei datteri può sembrare ridicola, come la guerra dei bottoni, ma non bisogna dimenticare che, quando per via dell’apartheid si boicottavano i prodotti sudafricani, Mandela non chiedeva di distinguere tra coltivatori bianchi “buoni” e “cattivi”: invitava a boicottare tutto lo Stato razzista del Sudafrica.

È vero che un dattero non fa primavera, ma può diventare una spina virtuale contro l’indifferenza delle catene di supermercati come NaturaSì, Coop, Esselunga, Iperal che li vendono.

I 7 TIPI DI PRODOTTO PIÙ IMPORTATI IN ITALIA DA ISRAELE

Import totale italiano dal paese: ISRAELE 2023

Totale (mln. €) 995,77

Variazione sull’anno precedente (%) -19

Merci (mln. €) 2023:

Prodotti chimici 377,4 mln. €

Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 98,69 mln. €

Articoli in gomma e materie plastiche 85,67 mln. €

Prodotti delle altre industrie manufatturiere 84,37 mln. €

Macchinari e apparecchiature 58,71 mln. €

Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 58 mln. €

Prodotti dell’agricoltura, pesca e silvicoltura 47,06 mln. €

Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.

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