NON C’E’ OBLIO

Pietro Molinari sulla Spiaggia di Velluto il  15 08 1979

Pietro Molinari sulla Spiaggia di Velluto il 15 08 1979

Se mi chiedete dove sono stato

devo dire: “succede”.

Devo parlare del terreno scurito dai sassi,

del fiume che durando si distrugge:

conosco solo le cose che gli uccelli perdono,

il mare alle spalle, o mia sorella che piange.

Perché tante regioni, perché un giorno

si unisce ad un’altro giorno? Perché una nera notte

si ammucchia nella bocca? Perché i morti?

Se mi chiedete da dove vengo devo conversare con cose rotte,

con troppi amari utensili,

con grandi bestie spesso putrefatte

col mio cuore angosciato.

 

Senigallia Premio Cicciolino 15 08 1979

Senigallia Premio Cicciolino 15 08 1979

Non si sono affastellati i ricordi

né la colomba giallastra che dorme nell’oblio

ma volti con lacrime,

dita in gola

e ciò che delle foglie crolla:

l’oscurità di un giorno trascorso,

di un giorno alimentato col nostro triste sangue.

 

Ecco qui viole, rondini,

tutto quanto ci piace e figura

nei dolci bigliettini dal lungo strascico

dove passeggiano il tempo e la dolcezza.

 

 

Ma non penetriamo oltre quei denti,

non mordiamo i gusci che il silenzio accumula,

perché non so cosa rispondere:

ci sono tanti morti,

e tanti lungomare che il sole rosso spezzava,

e tante teste che sbattono contro le navi,

e tante mani che hanno racchiuso baci,

e tante cose che voglio scordare.

 

Pablo Neruda

Residenza sulla terra, 2

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