Diritti al Futuro sulle elezioni europee: “Voteremo liste che promuovono un’Europa solidale, ambientalista”
Senigallia 14/05/2019
La frantumazione della sinistra in Italia ha origine antiche. La continua ricerca di una sinistra sempre più a sinistra ha prodotto la disgregazione del mondo che ha portato alla conquista di diritti sociali ed economici a favore delle classi meno abbienti, nonché ad acquisizioni fondamentali sul piano dei diritti civili che tanto hanno contribuito all’evoluzione culturale del nostro paese nel segno della laicità e della parità tra i generi.
Purtroppo, la reazione del capitalismo a tale movimento è stata spietata e multiforme, giocata su più piani paralleli: culturale, sociale, politico, finanziario ed economico.
Oggi, il panorama politico internazionale mostra i frutti di tale reazione. L’enorme crescita dei partiti di destra più beceri, di stampo neo-fascista e populista di destra, volti non al miglioramento delle condizioni di vita dei popoli ma alla divisione costante, alla frantumazione dei bisogni, all’individualismo sfrenato ed alla trasformazione di diritti in privilegi, dimostra quanto oggi più che mai sia necessario il ritorno di una sinistra forte ed unita.
E, purtroppo, oggi più che mai, sinistra unita suona come un ossimoro e non come una speranza. A far fronte, a reggere l’ondata fascista che sta attraversando il mondo ed in particolare il nostro paese, osserviamo una continua disgregazione di forze, una parcellizzazione che rischia di porterà presto alla scomparsa dei nostri valori fondamentali dalla scena politica.
In questo scenario Diritti al Futuro, che nasce come esperienza di sinistra, pluralista, unitaria ed ambientalista, con il preciso obiettivo di promuovere, a partire dal livello locale, la ricomposizione delle diverse anime della sinistra attraverso il confronto e l’agire comune, esprime il proprio disappunto sull’ennesima parcellizzazione e sull’incapacità delle nostre forze di riuscire ad unirsi per presentarsi compatte alle elezioni europee del prossimo 26 maggio, nonostante che su moltissimi dei temi oggi cruciali, le convergenze dei diversi attori in campo ascrivibili al panorama della sinistra e dell’ambientalismo siano evidenti.
Come Diritti al Futuro riconosciamo in diverse delle forze che nell’imminente tornata europea si andranno a contrapporre, le nostre stesse sensibilità su temi quali l’esigenza della nascita di un sistema di welfare europeo, il diritto ad un lavoro dignitoso ed equamente retribuito, politiche migratorie ed accoglienza, tutela dell’ambiente e riconversione ecologica dell’economia, valore del multiculturalismo ecc.
Non possiamo, pertanto, che deprecare il fatto che, a dispetto di questa palese sensibilità comune, queste forze si pongano in competizione, con il serio rischio di non raggiungere il quorum, lasciandosi sfuggire l’opportunità di poter dare avvio ad una nuova fase della sinistra europea. Diritti al Futuro non rinuncia però a partecipare, in questo cruciale periodo storico di transizione, al passaggio elettorale europeo.
E proprio in quanto esperienza di sinistra, ambientalista e pluralista, Diritti al Futuro invita i propri iscritti, i simpatizzanti, i cittadini e le cittadine ad esprimere la propria preferenza elettorale, dandola alle forze portatrici dei valori di sinistra che ci contraddistinguono. Nel fare questo, Diritti al Futuro mette a disposizione i propri mezzi ed i propri spazi, definendo accordi chiari e trasparenti, a chi intendesse svolgere la propria campagna elettorale, purché la propria rappresentanza sia espressione dei valori della sinistra e dell’ambientalismo.
da Diritti al Futuro
DIRE
Redazione 30/05/2019
ROMA – La Sardegna fuori dall’Europa. L’isola non avra’ eurodeputati al Parlamento europeo, di nessun colore politico.
L’eurodeputato del Pd, neoeletto, Pietro Bartolo ha deciso di optare per l’elezione nella circoscrizione delle Isole e non in quella del Centro. In questo modo Bartolo impedisce, suo malgrado, l’elezione del compagno di partito Andrea Soddu, che con 69.511 preferenze e’ il più votato in Sardegna.
Sara’ eletto invece Roberto Gualtieri, quinto classificato per il Pd nella circoscrizione del Centro, che subentra a Bartolo.
Nessun candidato sardo in questa tornata elettorale, anche di altri partiti, siedera’ a Bruxelles e a Strasburgo. Soddu era l’unico ad avere chance.
A quanto si apprende i parlamentari sardi del Pd porteranno il caso oggi in direzione nazionale.
“Un po’ mi dispiace sicuramente. Ma dovevo fare una scelta e ho scelto di dare risposte alle regioni disagiate”, risponde Pietro Bartolo al cronista che gli chiede se non sia dispiaciuto per l’esclusione di candidati sardi dal Parlamento europeo.
“Sicilia e Sardegna, o Sardegna e Sicilia, per me e’ uguale. Sono le nostre isole e sono un po’ emarginate. Ringrazio moltissimo gli elettori dell’Italia centrale per quello che hanno fatto sono arrivato secondo. Ma ho il desiderio di stare vicino a delle persone che si basano su valori che accomunano tutta l’Italia, esclusa quella parte”, dice Bartolo facendo riferimento agli elettori della Lega.
“Anche se molti sono stati ingannati e quando se ne renderanno conto sceglieranno di stare dalla parte dell’amore e non dell’odio”, aggiunge l’eurodeputato del Pd.
Ue: Gualtieri ministro, Nicola Danti torna come eurodeputato
Il politico toscano è il primo dei non eletti nelle file del Pd
Redazione ANSA 05 settembre 2019 12:37
BRUXELLES – Nicola Danti, primo dei non eletti nelle liste del Pd nell’Italia centrale alle recenti elezioni europee, tornerà al Parlamento europeo in veste di eurodeputato dopo che il collega Roberto Gualtieri ha lasciato l’incarico di eurodeputato per diventare ministro dell’Economia nel governo Conte-bis. E’ quanto si apprende a Bruxelles. Trasferendosi a Via XX Settembre Gualtieri lascerà anche la presidenza della commissione Economica del Parlamento europeo. C’è attesa a Bruxelles per conoscere quale eurodeputato coprirà quella carica.
Nicola Danti Eurodeputato di Italia Viva