
“Quando vien la candelora dall’inverno semo fora, ma se piove o tira vento, nell’inverno semo dentro.”
Nel caso l’affermazione risultasse troppo perentoria tanto da obbligare in termini assoluti il compimento della previsione in quel determinato e preciso lasso di tempo, una specie di aut aut irrevocabile, si può optare per una interpretazione della sentenza meno impegnativa, ‘ordinatoria’ la cui funzione è più modestamente quella di indirizzare la tendenza della previsione.
Del genere: “dalla Candelora in poi, nelle giornate belle si ha un sentore di primavera, ma se piove e tira vento si sente ancora l’inverno che morde.”
D’altra parte si parte sempre un cammino importante, iniziando da un primo passo. Il 2 febbraio si festeggia la presentazione di Gesù al Tempio (Lc 2,22-39).
Nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”.
Una piccola luce come quella di una candela può essre il segnale radioso come una giornata di primavera, di pace e serenità.
Un momento speciale per riflettere sulla luce che possiamo portare nella vita degli altri e per abbracciare la speranza che ogni nuova stagione porta con sé.