26 dei 50 Stati Europei riconoscono lo Stato di Palestina, ben presto altri potranno aggiungersi, tenuto conto che fra i 24 Stati Europei che ancora non lo hanno fatto, ce ne sono 10: Andorra, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Liechtenstein, Lussemburgo, Portogallo, San Marino, che hanno espresso voto favorevole alla risoluzione approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.

Tre quarti dei membri Onu riconosce la Palestina come Stato

Stato di Palestina con capitale Gerusalemme-est, Cisgiordania e Striscia di Gaza
Stato di Palestina con capitale Gerusalemme-est, Cisgiordania e Striscia di Gaza

Lo Stato di Palestina a livello mondiale è oggi riconosciuto da 146 (+1: Stato Città del Vaticano) Paesi su 193. Il processo iniziato nel 1988, e da allora il 75% degli Stati membri dell’ONU e circa l’80% della popolazione mondiale., hanno sostenuto la proclamazione dell’allora leader dell’Olp, Yasser Arafat. Il numero destinato a crescere ancora.

Dei 193 Stati membri dell’Organizzazione delle nazioni Unite (Onu), ben 146 oggi riconoscono il diritto dei palestinesi di esistere come entità geografica e politica. Tre quarti della comunità internazionale vede la Palestina come Stato. Tra i 47 mancanti figurano all’appello Stati Uniti, Canada, Australia e parte dei membri Ue.

La Dichiarazione di Venezia della Comunità Economica Europea del 12 e 13 giugno 1980 è la prima in assoluto in cui viene abbozzata la formula “due popoli, due Stati”.

Il 17 dicembre 2014, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sul riconoscimento dello Stato di Palestina, che ribadisce “il proprio fermo sostegno a favore della soluzione a due Stati basata sui confini del 1967, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati e con uno Stato di Israele sicuro e uno Stato di Palestina indipendente, democratico, territorialmente contiguo e capace di esistenza autonoma, che vivano fianco a fianco in condizioni di pace e sicurezza, sulla base del diritto all’autodeterminazione e del pieno rispetto del diritto internazionale”.

La risoluzione è stata redatta da cinque gruppi politici ed è stata approvata dall’intero Parlamento con 498 voti favorevoli, 88 contrari e 111 astensioni.

Il 14 ottobre 2014, la Camera dei Comuni del Regno Unito ha approvato una mozione che chiede il riconoscimento della Palestina come Stato insieme a quello di Israele’ come contributo per assicurare una soluzione negoziata dei due Stati”. Approvata con 274 voti in favore e 12 contrari. Il premier David Cameron e i suoi ministri hanno scelto la via dell’astensione per evitare ogni polemica.

Il 2 dicembre 2014, il Parlamento della Francia ha approvato la mozione che chiede al governo di riconoscere lo Stato della Palestina. La mozione è passata con 339 voti favorevoli, 151 contrari e 16 astensioni.

Il 12 Dicembre 2014, il parlamento del Portogallo ha votato in favore del riconoscimento da parte del governo della Palestina come «stato indipendente e sovrano». La mozione era stata presentata dalla maggioranza di centrodestra insieme con il Partito socialista, principale schieramento d’opposizione.

Il 13 dicembre 2014, Il Parlamento del Belgio ha adottato una risoluzione per chiedere il riconoscimento di uno Stato palestinese . La risoluzione invita il governo belga a riconoscere l’indipendenza dello Stato palestinese con i confini determinati nel 1967. Con la risoluzione il parlamento belga condanna anche la costruzione degli insediamenti ebrei da parte dell’Israele. La risoluzione è frutto di un accordo tra tutti i partiti della coalizione al Governo e’ approvata con 56 voti a favore e 11 contrari.

17 dicembre 2014, il Parlamento del Lussemburgo, l’assemblea del Gran Ducato, ha chiesto al suo governo il riconoscimento dello Stato palestinese. Il riconoscimento dovrebbe avvenire in base alle frontiere stabilite nel 1967.

Il 27 febbraio 2015, in Italia la Camera dei Deputati ha approvato una mozione prevede il riconoscimento dello stato di Palestina. Il testo impegna il Governo “a continuare a sostenere in ogni sede l’obiettivo della costituzione di uno stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo stato d’Israele, sulla base del reciproco riconoscimento e con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo” e a “promuovere il riconoscimento della Palestina quale stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello stato di Israele”. La mozione è stata presentata dal Partito democratico, sottoscritta anche da Psi, Pli e Pi-Cd. Il Governo si è detto favorevole. I voti favorevoli sono stati 300, 45 i contrari, 59 le astensioni.

Il 22 marzo 2024, il capo di governo maltese ha affermato di essere “pronto a riconoscere la Palestina”.

Il 10 aprile 2024, anche l’Australia ha sollevato la possibilità di un tale riconoscimento.

Il 17 febbraio 2024, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che “il riconoscimento di uno Stato palestinese non è un ‘tabù’ per la Francia”.

Il 28 agosto 2024, il Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che autorizza il Governo a intraprendere il percorso diplomatico per il completo riconoscimento di uno Stato Palestinese.

I 26 dei 50 Stati Europei che riconoscono lo Stato di Palestina: Albania, Armenia, Azerbaigian, Belarus, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Federazione Russa, Georgia, Irlanda, Islanda, Kazakistan, Montenegro, Norvegia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Santa Sede, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Ucraina, Ungheria.

  1. Albania
  2. Armenia
  3. Azerbaigian
  4. Belarus
  5. Bosnia Erzegovina
  6. Bulgaria
  7. Cipro
  8. Federazione Russa
  9. Georgia
  10. Irlanda
  11. Islanda
  12. Kazakistan
  13. Montenegro
  14. Norvegia
  15. Polonia
  16. Repubblica Ceca
  17. Romania
  18. Santa Sede
  19. Serbia
  20. Slovacchia
  21. Slovenia
  22. Spagna
  23. Svezia
  24. Turchia
  25. Ucraina
  26. Ungheria

I 24 dei 50 Stati Europei che non riconoscono lo Stato di Palestina: Andorra, Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Malta, Moldova, Monaco, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, San Marino, e Svizzera.

  1. Andorra
  2. Austria
  3. Belgio
  4. Croazia
  5. Danimarca
  6. Estonia
  7. Finlandia
  8. Francia
  9. Germania
  10. Grecia
  11. Italia
  12. Lettonia
  13. Liechtenstein
  14. Lituania
  15. Lussemburgo
  16. Macedonia del Nord
  17. Malta
  18. Moldova
  19. Monaco
  20. Paesi Bassi
  21. Portogallo
  22. Regno Unito
  23. San Marino
  24. Svizzera
Europa politica
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Le varie linee convenzionali di demarcazione tra Europa e Asia: A Linea di von Strahlenberg: Urali - fiume Emba - depressione del Kuma-Manyč; B: Linea Urali - fiume Ural - depressione del Kuma-Manyč; C: Linea dello spartiacque del Gran Caucaso
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