la Voce Misena
10 marzo 2016
Due passi in città
Il foro della città: Foro Annonario
ITINERARI
Uno dei luoghi tra i più frequentati di Senigallia, storicamente dedicato al piccolo commercio e alla cultura. Uno spazio suggestivo progettato dall’architetto Pietro Ghinelli.
La Voce Misena continua a raccontare le piazze più interessanti di Senigallia per offrire l’occasione di una passeggiata in città.
Il Foro Annonario è senz’altro una delle più belle piazze d’Italia. L’armoniosa struttura neoclassica in laterizio, a pianta circolare, è stato progettata nel 1834 dall’architetto senigalliese Pietro Ghinelli in stile neoclassico.
Il Foro Annonario è caratterizzato da un portico, che accoglie con le sue ventiquattro colonne in stile dorico, che reggono la struttura soprastante, intorno al quotidiano, pittoresco mercato di frutta e verdura. Per costruire il tutto furono usati laterizi.
Al centro della piazza ancora si possono vedere le ‘triccole’ con i coloratissimi prodotti dell’orto, al riparo dai raggi del sole che lo raggiungono solo al tramonto,
Tutt’intorno si trova il porticato dove trovano spazio frequentatissimi bar e ristoranti, che hanno preso quasi completamente il posto delle tradizionali botteghe.
Il complesso mostra i due braccia porticate a emiciclo connesse al corpo centrale della pescheria a pianta basilicale, recante al pianterreno sei colonne doriche in mattoncini e capitelli in pietra d’Istria e sopra la trabeazione, al primo piano si trovano sette forature a semicerchio: sette finestre termali.
La piazza, che è il cuore del Foro Annonario, risulta quindi delimitata da due colonnati, dietro i quali si aprono magazzini e botteghe.
Attualmente i locali del sottotetto sono stati splendidamente restaurati ed adibiti a sede della Biblioteca e dell’Archivio Comunale.
Al primo nucleo dell’attuale patrimonio, frutto del lascito testamentario del cardinale Nicola Antonelli (1767), si sono aggiunti nel corso degli anni preziosi documenti, volumi, manifesti, lettere e l’Archivio storico del Comune di Senigallia intitolato allo storico senigalliese Renzo Paci.
La storia della costruzione del Foro Annonario è compresa in un arco temporale che va dal 1810 al 1847 ed è segnata dalla redazione di più di dieci progetti, diversi tra loro ma tutti incentrati sull’idea di una nuova piazza come fondale urbano dell’asse del lungofiume, parallelo ai settecenteschi portici Ercolani.
Pietro Ghinelli, nacque da Giuseppe e Felice Gongetti, il 21 Agosto 1759 a Senigallia, dove si formò professionalmente come architetto.
Fu ingegnere comunale di Senigallia dal 1816. Morì sempre a Senigallia il 14 febbraio 1834. Solo nel 1835 viene approvato il progetto elaborato dal Ghinelli. Nello stesso anno venne iniziata la costruzione della pescheria pubblica che venne completata velocemente.
Nel 1847 suo nipote Vincenzo Ghinelli (1792-1871) apportò modifiche sostanziali alla costruzione, annullando la funzione emergente della pescheria e unificando allo stesso livello le due braccia a emiciclo.
Nel 1845 l’esigenza di incrementare la forza militare a Senigallia porta alla decisione di sopraelevare il porticato del Foro Annonario al fine di realizzare camerate per i soldati.
La nuova composizione architettonica, terminata nel 1847, se per un verso annulla la preminenza del corpo della pescheria sui porticati laterali rendendo tutto il complesso volumetricamente più omogeneo, rispetta comunque gli stilemi dell’architettura neoclassica del progetto originario, anche con la riproposizione sopra la trabeazione delle forature a semicerchio.
Dopo centocinquanta anni, dal 1998 con il progetto di restauro degli architetti pisani, Massimo e Gabriella Carmassi, le vecchie camerate con le capriate del tetto a vista, vengono adibite a spazio per la biblioteca comunale.
Il Foro Annonario è, forse, l’edificio più frequentato di Senigallia. Il suo ruolo di luogo urbano per eccellenza perdura immutato fin dalla sua costruzione, in quanto oggi come allora è centro del mercato giornaliero, sia al coperto che nella piazza, punto di ritrovo, è spessissimo usato come fondo teatrale per eventi culturali e spettacoli, urbanisticamente uno spazio di straordinario fascino.
pagina a cura di Mario Maria Molinari